Emily Dickinson

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Traduzione e note di Giuseppe Ierolli


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181
(3? November 1855) - no ms.
Dr. J. G. Holland

Saturday Eve

I come in flakes, dear Dr. Holland, for verily it snows, and as descending swans, here a pinion and there a pinion, and anon a plume, come the bright inhabitants of the white home.
I know they fall in Springfield; perhaps you see them now - and therefore I look out again, to see if you are looking.
How pleasant it seemed to hear your voice - so said Vinnie and I, as we as individuals, and then collectively, read your brief note. Why didn't you speak to us before? We thought you had forgotten us - we concluded that one of the bright things had gone forever more. That is a sober feeling, and it mustn't come too often in such a world as this. A violet came up next day, and blossomed in our garden, and were it not for these same flakes, I would go in the dark and get it, so to send to you. Thank Him who is in Heaven, Katie Holland lives! (1) Kiss her on every cheek for me - I really can't remember how many the bairn has - and give my warmest recollection to Mrs. Holland and Minnie, whom to love, this Saturday night, is no trifling thing, I'm very happy that you are happy - and that you cheat the angels of another one.
I would the many households clad in dark attire had succeeded so. You must all be happy and strong and well. I love to have the lamps shine on your evening table. I love to have the sun shine on your daily walks.
The "new house!" (2) God bless it! You will leave the "maiden and married life of Mary Powell" behind. (3)

Love and remember
Emilie.


Sabato Sera

Vengo tra i fiocchi, caro Dr. Holland, perché nevica davvero, e come cigni che si abbassano, qua una penna là un'altra, e poi una piuma, giungono i luminosi abitanti della bianca dimora.
So che cadono a Springfield; forse ora li state vedendo - e perciò guardo di nuovo fuori, per vedere se state guardando.
Com'è stato piacevole sentire la sua voce - così abbiamo detto Vinnie e io, prima singolarmente, e poi in modo collettivo, leggendo la sua breve nota. Perché non ci ha parlato prima? Credevamo che ci avesse dimenticate - avevamo concluso che una delle cose belle fosse sparita per sempre. È un sentimento serio, e non deve apparire troppo spesso in un mondo come questo. Il giorno dopo è spuntata una violetta, e il giardino è rifiorito, e se non fosse per i fiocchi di cui parlavo, andrei a coglierla nel buio, per mandargliela. Grazie a Colui che è nei Cieli, Katie Holland è viva! (1) Le dia un bacio su tutte le guance da parte mia - non riesco davvero a rammentare quante ne abbia la bimba - e porga i mie saluti più calorosi a Mrs Holland e a Minnie, per le quali il mio affetto, in questo sabato sera, non è piccola cosa, sono molto felice che siate felici - e che abbiate defraudato gli angeli di un'altra creatura.
Vorrei che ci fossero riuscite le tante case vestite di nero. Dovete essere tutti felici, forti e sani. Mi piace sapere che la luce brilla sulle vostra tavola serale. Mi piace sapere che il sole brilla sulle vostre passeggiate quotidiane.
La "casa nuova"! (2) Dio la benedica! Lascerete alle vostre spalle la "vita da ragazza e da sposa di Mary Powell". (3)

Amate e ricordate
Emilie.


(1) Katie era la figlia minore degli Holland ed era guarita da una grave malattia.

(2) Gli Holland avevano da poco cambiato casa.

(3) The Maiden and Married Life of Mary Powell, di Anne Manning, era una biografia poetica della prima moglie di Milton, pubblicata nel 1852.




182
(about 20 January 1856) - no ms.
Mrs. J. G. Holland

Sabbath Day

Your voice is sweet, dear Mrs. Holland - I wish I heard it oftener.
One of the mortal musics Jupiter denies, and when indeed its gentle measures fall upon my ear, I stop the birds to listen. Perhaps you think I have no bird, and this is rhetoric - pray, Mr. Whately, (1) what is that upon the cherry-tree? Church is done, and the winds blow, and Vinnie is in the pallid land the simple call "sleep." They will be wiser by and by, we shall all be wiser! While I sit in the snows, the summer day on which you came and the bees and the south wind, seem fabulous as Heaven seems to a sinful world - and I keep remembering it till it assumes a spectral air, and nods and winks at me, and then all of you turn to phantoms and vanish slow away. We cannot talk and laugh more, in the parlor where we met, but we learned to love for aye, there, so it is just as well.
We shall sit in a parlor "not made with hands" (2) unless we are very careful!
I cannot tell you how we moved. (3) I had rather not remember. I believe my "effects" were brought in a bandbox, and the "deathless me," on foot, not many moments after. I took at the time a memorandum of my several senses, and also of my hat and coat, and my best shoes - but it was lost in the mêlée, and I am out with lanterns, looking for myself.
Such wits as I reserved, are so badly shattered that repair is useless - and still I can't help laughing at my own catastrophe. I supposed we were going to make a "transit," as heavenly bodies did - but we came budget by budget, as our fellows do, till we fulfilled the pantomime contained in the word "moved." It is a kind of gone-to-Kansas feeling, and if I sat in a long wagon, with my family tied behind, I should suppose without doubt I was a party of emigrants!
They say that "home is where the heart is." I think it is where the house is, and the adjacent buildings.
But, my dear Mrs. Holland, I have another story, and lay my laughter all away, so that I can sigh. Mother has been an invalid since we came home, and Vinnie and I "regulated," and Vinnie and I "got settled," and still we keep our father's house, and mother lies upon the lounge, or sits in her easy chair. I don't know what her sickness is, for I am but a simple child, and frightened at myself. I often wish I was a grass, or a toddling daisy, whom all of these problems of the dust might not terrify - and should my own machinery get slightly out of gear, please, kind ladies and gentlemen, some one stop the wheel, - for I know that with belts and bands of gold, I shall whizz triumphant on the new stream! Love for you - love for Dr. Holland - thanks for his exquisite hymn (4) - tears for your sister in sable, (5) and kisses for Minnie and the bairns.

From your mad
Emilie.


Domenica

La sua voce è dolce, cara Mrs. Holland - vorrei udirla più spesso.
Una delle musiche mortali che Giove nega, e lo dico davvero, quando le sue gentili cadenze arrivano al mio orecchio, faccio tacere gli uccelli per ascoltare. Forse lei crede che non ci siano uccelli, e che questa sia retorica - e allora, Mr. Whately, (1) che cos'è quello sul ciliegio? La funzione è terminata, il vento soffia, e Vinnie è nella pallida terra che i semplici chiamano "sonno". Presto saranno più saggi, tutti saremo più saggi! Mentre siedo nelle nevi, il giorno d'estate in cui veniste voi e le api e il vento del sud, sembra favoloso come il Paradiso a un mondo peccatore - e io continuo a ricordarlo finché non assume un'aria spettrale, e s'inchina guardandomi di soppiatto, e allora tutti voi diventate fantasmi e svanite lentamente. Non possiamo più parlare e ridere, nel salotto dove eravamo insieme, ma là abbiamo imparato ad amarvi per sempre, e questo è altrettanto importante.
Siederemo in un salotto "non fatto da mani" (2) se non staremo molto attenti!
Non posso descrivere il trasloco. (3) Preferisco piuttosto non ricordare. Credo che i miei "effetti" siano stati trasportati in uno scatolone, e il mio "io immortale", a piedi, non molto tempo dopo. Al momento avevo fatto un inventario dei miei svariati sensi, e anche del cappello e del soprabito, e delle mie scarpe migliori - ma è andato perduto nella mischia, e ora esco con la lanterna, a cercare me stessa.
Le poche facoltà mentali che ho conservato, sono talmente a pezzi che ripararle è inutile - e tuttavia non posso fare a meno di ridere della mia catastrofe. Credevo che avremmo fatto un "transito", come i corpi celesti - invece siamo arrivati fagotto dopo fagotto, come i nostri simili, fino a compiere per intero la pantomima che c'è nella parola "trasferiti". Mi ha dato l'impressione di partire per il Far West, e se fossi stata seduta in un lungo carro, con la famiglia dietro, avrei senza dubbio immaginato di essere in un gruppo di emigranti!
Dicono che "casa è dove è il cuore". Io credo che sia dove è il fabbricato, e gli edifici adiacenti.
Ma, mia cara Mrs. Holland, ho un'altra storia da raccontare, e lascio da parte le risate, per poter sospirare. La mamma non sta bene da quando siamo a casa, e Vinnie e io abbiamo "diretto", e Vinnie e io abbiamo "sistemato", e ancora mandiamo avanti la casa paterna, e la mamma giace sul divano, o siede nella sua poltroncina. Non so che malattia abbia, perché sono soltanto una bambina ignorante, e mi spavento di me stessa. Spesso mi piacerebbe essere un filo d'erba, o una incerta pratolina, che non è atterrita da tutti questi problemi mondani - e se i miei ingranaggi dovessero andare un po' fuori posto, vi prego, gentili signore e signori, qualcuno fermi la ruota, - perché so che con cinghie e fasce d'oro, sibilerei trionfante nella nuova corrente! Saluti affettuosi a lei - saluti affettuosi al Dr Holland - grazie per il suo squisito inno (4) - lacrime per sua sorella in lutto, (5) e baci per Minnie e le bimbe.

Dalla sua pazza
Emilie.


(1) Visto il tono della frase è probabile che ED si riferisca a Richard Whately (1787-1863), un filosofo e teologo inglese la cui opera più famosa era la Logica, pubblicata nel 1826. Il trattato di logica di Whately sarà citato da T. W. Higginson in un articolo su "The Atlantic Monthly" dell'aprile 1862: "Letter to a young contributor", la cui lettura da parte di ED diede l'avvio alla corrispondenza tra i due (vedi la L260).

(2) Corinzi II 5,1: "Perché sappiamo che, se la casa mortale di questo tabernacolo sarà dissolta, avremo un edificio di Dio, e casa non fatta da mani, eterna nei cieli." ("For we know that, if our earthly house of this tabernacle were dissolved, we have a building of God, an house not made with hands, eternal in the heavens.").

(3) Nel novembre precedente i Dickinson si erano trasferiti di nuovo nella Homestead, dopo aver abitato per quindici anni nella casa di North Pleasant Street.

(4) Probabile che ED alluda a una poesia del Dr. Holland: "Things New and Old", pubblicata nello "Springfield Republican" del 1° gennaio 1856.

(5) Otis Knight, marito di una sorella di Mrs. Holland, Sarah, era morto il 12 gennaio.




183
(about 20 April 1856)
Mary Warner (Crowell)

    "I cannot make him dead!
    His fair sunshiny head
    Is ever bounding round my study chair -
    Yet, when my eyes, now dim
    With tears, I turn to him -
    The vision vanishes - he is not there!

    I walk my parlor floor
    And, through the open door,
    I hear a footfall on the chamber stair -
    I'm stepping toward the hall
    To give the boy a call -
    And then bethink me
    That - he is not there -

    I thread the crowded street -
    A satchelled lad I meet,
    With the same beaming eyes, and colored hair -
    And, as he's running by, -
    Follow him with my eye -
    Scarcely believing that - he is not there!

    I know his face is hid
    Under the coffin lid,
    Closed are his eyes; cold is his forehead;
    My hand that marble felt -
    O'er it in prayer I knelt,
    Yet my heart whispers that, he is not there!

    I cannot make him dead -
    When passing by the bed
    So long watched over with parental care -
    My spirit and my eye
    Seek it inquiringly,
    Before the tho't comes that, he is not there!

    When, at the cool, gray break
    Of day, from sleep I wake
    With my first breathing of the morning air
    My soul goes up, with joy,
    To him who gave my boy, -
    Then comes the sad tho't, that he is not there!

    When at the day's calm close,
    Before we seek repose -
    I'm with his mother, offering up our prayer -
    Whate'er I may be saying,
    I am, in spirit, praying
    For our boy's spirit, tho', he is not there!

    Not there? - Where, then, is he?
    The form I used to see
    Was but the raiment that he used to wear;
    The grave - that now doth press
    Upon that cast-off dress -
    Is but his wardrobe locked, he is not there!

    He lives! - In all the past
    He lives; nor to the last,
    Of seeing him again will I despair;
    In dreams I see him now -
    And, on his angel brow,
    I see it written - "thou shalt see me there!"

    Yes, we all live to God! -
    Father, thy chastening rod
    So help us, thine afflicted ones to bear,
    That, in the spirit land -
    Meeting at thy right hand -
    'Twill be our heaven to find that - he is there!" (1)

Dear Mary -
I send the verses of which I spoke one day - I think them very sweet - I'm sure that you will love them - They make me think beside, of a Little Girl at your house, who stole away one morning, and tho' I cannot find her, I'm sure that she "is there." My love for your mother and Jennie - Love too for you

from Emilie -


    "Non posso credere che sia morto!
    La sua testa bionda come il sole
    Spunta sempre intorno alla mia scrivania -
    Eppure, quando i miei occhi, ora oscurati
    Dalle lacrime, si volgono a lui -
    La visione svanisce - lui non è là!

    Vado su e già nel salotto
    E, attraverso la porta aperta,
    Sento un rumore di passi per le scale -
    Faccio un passo verso il corridoio
    Per chiamare il ragazzo -
    E allora mi sovviene
    Che - lui non è là -

    Mi faccio largo nella strada affollata -
    Vedo un giovanotto con la cartella,
    Con la stessa luce negli occhi, e colore nei capelli -
    E, quando corre via, -
    Lo seguo con lo sguardo -
    Riuscendo a stento a credere che - lui non è là!

    So che il suo volto è nascosto
    Sotto il coperchio della bara,
    I suoi occhi sono chiusi; fredda ha la fronte;
    La mia mano ha sentito quel marmo -
    M'inginocchio in preghiera,
    Eppure il mio cuore sussurra che, lui non è là!

    Non posso credere che sia morto! -
    Quando passo accanto al letto
    Così a lungo vegliato con amore paterno -
    Il mio spirito e il mio sguardo
    Cercano e s'interrogano,
    Prima che giunga la consapevolezza che, lui non è là!

    Quando, al freddo, grigio spuntare
    Del giorno, dal sonno mi desto
    Col mio primo respiro nell'aria mattutina
    La mia anima si rivolge, con gioia,
    A colui che mi ha dato il mio ragazzo, -
    Poi giunge la triste consapevolezza, che lui non è là!

    Quando al calmo calare del giorno,
    Prima di cercare il riposo -
    Sono con sua madre, a offrire una preghiera -
    Qualunque cosa io possa dire,
    Sto, in spirito, pregando
    Per lo spirito del nostro ragazzo, anche se, lui non è là!

    Non là? - Dov'è, allora?
    La forma che ero solito vedere
    Non era che la veste che era solito indossare;
    La tomba - che ora preme
    Sull'abito dismesso -
    Non è che un guardaroba chiuso a chiave, lui non è là!

    Lui vive! - In tutto il passato
    Lui vive; né fino alla fine,
    Dispererò di rivederlo;
    Ora lo vedo nei sogni -
    E, sulla sua fronte angelica,
    Vedo scritto - "mi rivedrai !"

    Sì, noi tutti vivremo in Dio! -
    Padre, il tuo castigo
    Aiuti, le tue afflitte creature a sopportare,
    Perché, nella terra dello spirito -
    Incontrandoci alla tua destra -
    Sarà il nostro paradiso scoprire che - lui è !" (1)

Cara Mary -
Ti mando i versi dei quali ti parlai un giorno - penso che siano molto dolci - sono certa che li amerai - Mi fanno pensare da vicino, a una ragazzina a casa tua, che un mattino si è dileguata, e anche se non sono capace di trovarla, sono certa che lei "è là". I miei saluti affettuosi a tua madre e a Jennie - Tanto affetto anche a te

da Emilie -


(1) È una poesia, di John Pierpont, all'epoca molto popolare, tanto da essere pubblicata, in diverse versioni, in antologie e giornali; quella usata da ED è molto simile a quella pubblicata in una antologia del 1844, The Sacred Rosary, curata da N. P. Willis.
La nota di Johnson ci informa inoltre che "il manoscritto è datato aprile 1853 da una mano ignota alla fine dell'ultima pagina. Il 19 aprile 1853 morì la sorella più piccola di Mary Warner, Anna Charlotte Warner (vedi la L118), ma la calligrafia della lettera è quella del 1856, e non del 1853, e il messaggio fu presumibilmente spedito in occasione del terzo anniversario."




184
(late April 1856)
John L. Graves

It is Sunday - now- John - and all have gone to church - the wagons have done passing, and I have come out in the new grass to listen to the anthems.
Three or four Hens have followed me, and we sit side by side - and while they crow and whisper, I'll tell you what I see today, and what I would that you saw -
You remember the crumbling wall that divides us from Mr Sweetser - and the crumbling elms and the evergreens - and other crumbling things - that spring, and fade, and cast their bloom within a simple twelvemonth - well - they are here, and skies on me fairer far than Italy, in blue eye look down - up - see! - away - a league from here, on the way to Heaven! And here are Robins - just got home - and giddy Crows - and Jays - and will you trust me - as I live, here's a bumblebee - not such as summer brings - John - earnest, manly bees, but a kind of a Cockney, dressed in jaunty clothes. Much is that is gay - have I to show, if you were with me, John, upon this April grass - then there are sadder features - here and there, wings half gone to dust, that fluttered so, last year - a mouldering plume, an empty house, in which a bird resided. Where last year's flies, their errand ran, and last year's crickets fell! We, too, are flying - fading, John - and the song "here lies," soon upon lips that love us now - will have hummed and ended.
To live, and die, and mount again in triumphant body, and next time, try the upper air - is no schoolboy's theme!
It is a jolly thought to think that we can be Eternal - when air and earth are full of lives that are gone - and done - and a conceited thing indeed, this promised Resurrection! Congratulate me - John - Lad - and "here's a health to you(1) - that we have each a pair of lives, and need not chary be, of the one "that now is" -
Ha - ha - if any can afford - 'tis us a roundelay!
Thank you for your letter, John - Glad I was, to get it - and gladder had I got them both, and glad indeed to see - if in your heart, another lies, bound one day to me (2) - Mid your momentous cares, pleasant to know that "Lang Syne" has it's own place (3) - that nook and cranny still retain their accustomed guest. And when busier cares, and dustier days, and cobwebs, less unfrequent - shut what was away, still, as a ballad hummed, and lost, remember early friend, and drop a tear, if a troubadour that strain may chance to sing.
I am glad you have a school to teach - and happy that it is pleasant - amused at the Clerical Civility - of your new friends - and shall feel - I know, delight and pride, always, when you succeed. I play the old, odd tunes yet, which used to flit about your head after honest hours - and wake dear Sue, and madden me, with their grief and fun - How far from us, that spring seems - and those triumphant days - Our April got to Heaven first - Grant we may meet her there - at the "right hand of the Father." (4) Remember, tho' you rove - John - and those who do not ramble will remember you. Susie's, and Mattie's compliments, and Vinnie's just here, and write again if you will -


È domenica - ora - John - e sono andati tutti in chiesa - i vagoni sono passati, e io sono uscita nell'erba nuova ad ascoltare gli inni.
Tre o quattro Galline mi sono venute dietro, e ci siamo sedute fianco a fianco - e mentre chiocciano e bisbigliano, ti dirò che cosa vedo oggi, e che cosa vorrei che vedessi tu -
Ricorderai il muro decrepito che ci divide da Mr Sweetser - e gli olmi decrepiti e i sempreverdi - e le altre cose decrepite - che spuntano, e appassiscono, e consumano la loro fioritura nello corso naturale dell'anno - be' - sono qui, e cieli di gran lunga più belli che in Italia, con occhi azzurri guardano in basso - lassù - eccoli! - lontani - una lega da qui, sulla strada del Paradiso! E qui ci sono Pettirossi - appena tornati a casa - e frivole Cornacchie - e Ghiandaie - e devi credermi - com'è vero che sono viva, qui c'è un bombo - non di quelli che porta l'estate - John - seri, virili, ma una sorta di Galletto, vestito con abiti sgargianti. Tante cose gaie - avrei da mostrarti, se tu fossi con me, John, sull'erba di aprile - poi ci sono aspetti più tristi - qua e là, quasi ridotte in polvere, ali che l'anno scorso battevano - una piuma marcita, una casa vuota, dove abitava un uccello. Chissà dove sono le mosche dell'anno scorso, a missione compiuta, e dove i grilli caduti dell'anno scorso! Anche noi stiamo volando via - stiamo appassendo, John - e il canto "qui giace" sarà presto mormorato e concluso - da labbra che ora ci amano.
Vivere, e morire, e risalire in un corpo trionfante, e la volta dopo, sperimentare il cielo più in alto - non è argomento da scolari.
È un pensiero che mette allegria credere che possiamo esseri Eterni - quando il cielo e la terra sono pieni di vite passate - e concluse - e davvero una concetto audace, questa promessa Resurrezione! Congratulati con me - John - Ragazzo mio - e "ora un brindisi per te(1) - perché ognuno di noi ha un paio di vite, e non bisogna essere avari, con quella "che c'è ora" -
Ha - ha - se potessimo permettercelo - saremmo noi un rondò!
Grazie per la lettera, John - Sono stata contenta, di riceverla - e sarei stata più contenta se le avessi ricevute entrambe, e contenta di sapere - che se nel tuo cuore, c'è un'altra, sarà un giorno legata a me (2) - Mi fa piacere sapere che tra i tuoi impegni importanti c'è spazio per "i bei tempi" (3) - che ogni angolino ancora accoglie i suoi ospiti consueti. E quando impegni più pressanti, e giorni più polverosi, e meno infrequenti ragnatele - scacceranno via quello che fu, ricorda ancora, come una ballata accennata e dimenticata, i vecchi amici, e versa una lacrima, se un trovatore dovesse per caso mettersi a cantarla.
Sono contenta che tu abbia una scuola dove insegnare - e felice che sia piacevole - mi diverte la Cortesia Clericale - dei tuoi nuovi amici - e proverò - lo so, piacere e orgoglio, sempre, ai tuoi successi. Io suono le vecchie, curiose melodie, che ti ronzavano intorno per ore e ore - e svegliavano la cara Sue, e facevano ammattire me, con il loro miscuglio di tristezza e allegria - Quanto ci sembra lontana, quella primavera - e quei giorni trionfali - Il nostro aprile raggiunse per primo il Paradiso - Ci sia concesso di poterlo ritrovare là - alla "destra del Padre". (4) Ricorda, anche se sei un girovago - John - e quelli che non vanno in giro ricorderanno te. Omaggi da Susie, Mattie, e Vinnie che è proprio qui, e scrivi ancora se ti va -


(1) È il primo verso di "Bonnie Kellswater", una ballata popolare irlandese: "Here's a health to you, bonnie Kellswater".

(2) John Graves si era da poco fidanzato con Fanny Britton, figlia di uno dei fondatori dell'Orford Academy, nel New Hampshire, dove era andato a insegnare dopo essersi laureato ad Amherst.

(3) L'espressione "Lang Syne" deriva da "Auld Lang Syne", una canzone tradizionale scozzese di Robert Burns (1759-1796) diffusasi poi in tutto il mondo anglosassone e intonata di solito a Capodanno. Da noi è meglio conosciuta come "Il valzer delle candele". Il titolo, in scozzese, può essere tradotto con "tanto tempo fa" ma anche con "i bei vecchi tempi".

(4) Qui ED si riferisce probabilmente al periodo in cui il cugino stette con lei e Susan durante il viaggio del resto della famiglia a Washington nella primavera del 1854 (vedi la L157).




185
(early August 1856?) - no ms.
Mrs. J. G. Holland

Sabbath Night

Don't tell, dear Mrs. Holland, but wicked as I am, I read my Bible (1) sometimes, and in it as I read today, I found a verse like this, where friends should "go no more out"; and there were "no tears," and I wished as I sat down to-night that we were there - not here - and that wonderful world had commenced, which makes such promises, and rather than to write you, I were by your side, and the "hundred and forty and four thousand" where chatting pleasantly, yet not disturbing us. And I'm half tempted to take my seat in that Paradise of which the good man writes, and begin forever and ever now, so wondrous does it seem. My only sketch, profile, of Heaven is a large, blue sky, bluer and larger than the biggest I have seen in June, and in it are my friends - all of them - every one of them - those who are with me now, and those who were "parted" as we walked, and "snatched up to Heaven."
If roses had not faded, and frosts had never come, and one had not fallen here and there whom I could not waken, there were no need of other Heaven than the one below - and if God had been here this summer, and seen the things that I have seen - I guess that He would think His Paradise superfluous. Don't tell Him, for the world, though, for after all He's said about it, I should like to see what He was building for us, with no hammer, and no stone, and no journeyman either. Dear Mrs. Holland, I love, to-night - love you and Dr. Holland, and "time and sense" - and fading things, and things that do not fade.
I'm so glad you are not a blossom, for those in my garden fade, and then a "reaper whose name is Death" (2) has come to get a few to help him make a bouquet for himself, so I'm glad you are not a rose - and I'm glad you are not a bee, for where they go when summer's done, only the thyme knows, and even were you a robin, when the west winds came, you would coolly wink at me, and away, some morning!
As "little Mrs. Holland," then, I think I love you most, and trust that tiny lady will dwell below while we dwell, and when with many a wonder we seek the new Land, her wistful face, with ours, shall look the last upon the hills, and first upon - well, Home!
Pardon my sanity, Mrs. Holland, in a world insane, and love me if you will, for I had rather be loved than to be called a king in earth, or a lord in Heaven.
Thank you for your sweet note - the clergy are very well. Will bring such fragments from them as shall seem me good. I kiss my paper here for you and Dr. Holland - would it were cheeks instead.

Dearly,
Emilie.

P.S. The bobolinks have gone.


Domenica Sera

Non lo dica, cara Mrs. Holland, ma cattiva come sono, leggo talvolta la Bibbia, (1) e in essa mentre la leggevo oggi, ho trovato un versetto come questo, dove gli amici non "usciranno mai più"; e non ci saranno "più lacrime", e stanotte mentre ero seduta avrei desiderato che fossimo - non qui - e che fosse cominciato quel mondo meraviglioso, che fa simili promesse, e piuttosto che scriverle, io fossi accanto a lei, e i "centoquarantaquattromila" conversassero piacevolmente, pur senza disturbarci. E sono quasi tentata di prendere posto in quel Paradiso di cui scrive il sant'uomo e cominciare subito nei secoli dei secoli, tanto sembra meraviglioso. Il mio solo schizzo, il profilo, del Paradiso è un esteso, azzurro cielo, più azzurro e più esteso del più grande che ho visto in giugno, e in esso sono i miei amici - tutti loro - ciascuno di loro - quelli che sono con me ora, e quelli che sono "partiti" mentre camminavamo, e "rapiti in Cielo."
Se le rose non avvizzissero, e il gelo non venisse mai, e qui non cadesse nessuno che io non possa risvegliare, non ci sarebbe bisogno di altro Cielo se non quello di quaggiù - e se Dio fosse stato qui questa estate, e avesse visto le cose che ho visto io - immagino che considererebbe superfluo il Suo Paradiso. Non glielo dica, però, per nulla al mondo, perché dopo tutto quello che Lui ha detto al riguardo, voglio proprio vedere che cosa ha costruito per noi, senza martello, né pietre, né operai. Cara Mrs. Holland, voglio bene, stasera - voglio bene a lei e al Dr. Holland, e "al tempo e al senso" - e alle cose che appassiscono, e alle cose che non appassiscono.
Sono così contenta che lei non sia un fiore, perché quelli nel mio giardino appassiscono, e poi un "mietitore il cui nome è Morte" (2) è venuto a prenderne alcuni per potersi fare un bouquet, così sono contenta che lei non sia una rosa - e sono contenta che lei non sia un'ape, perché dove vanno quando l'estate finisce, lo sa soltanto il timo, e anche se lei fosse un pettirosso, una volta arrivato il vento dell'ovest, mi darebbe una fredda occhiata, e via, una mattina!
Come la "piccola Mrs. Holland," allora, penso di volerle più bene, e spero che questa minuscola signora sarà quaggiù finché ci siamo noi, e quando con tanta meraviglia cercheremo la nuova Terra, il suo volto pensoso, insieme al nostro, sarà l'ultimo a guardare le colline, e il primo - di sicuro, Casa!
Perdoni la mia ragionevolezza, Mrs. Holland, in un mondo irragionevole, e mi voglia bene se le va, perché vorrei piuttosto essere amata che essere re in terra o signore nei Cieli.
Grazie per il suo dolce biglietto - il clero sta bene. Prenderò da loro quei frammenti che mi sembreranno buoni. Do un bacio al foglio qui per lei e per il Dr. Holland - anche se vorrei fosse invece sulle guance.

Caramente,
Emilie.

P.S. I bobolink se ne sono andati.


   (1) Le citazioni del paragrafo iniziale provengono dall'Apocalisse: 3,12 ("Him that overcometh will I make a pillar in the temple of my God, and he shall go no more out" - "Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio, e non ne uscirà mai più"); 21,4 ("And God shall wipe away all tears from their eyes" - "E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi"); 14,3 ("and no man could learn that song but the hundred and forty and four thousand, which were redeemed from the earth." - "E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.") e da Luca 24,51 ("And it came to pass, while he blessed them, he was parted from them, and carried up into heaven." - "E avvenne, che mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.").
   (2) Citazione del primo verso ("There is a Reaper whose name is Death") di "The Reaper and the Flowers", una poesia di Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882).




186
(about 1856)
John L. Graves

Ah John - Gone?
Then I lift the lid to my box of Phantoms, and lay another in, (1) unto the Resurrection - Then will I gather in Paradise, the blossoms fallen here, and on the shores of the sea of Light, seek my missing sands.

Your Coz -
Emilie.


Ah John - Partito?
Allora alzo il coperchio della mia scatola di Fantasmi, e ne ripongo un altro, (1) fino alla Resurrezione - Allora coglierò in Paradiso, i fiori caduti qui, e sulle rive del mare della Luce, cercherò i granelli di sabbia che mi mancano.

Tua Cugina -
Emilie.


(1) Riguardo alla datazione della lettera, Johnson annota: "La data è ipotizzata dalla calligrafia. Questa lettera, consegnata a mano, fu spedita presumibilmente durante le vacanze estive, quando Graves venne in visita ad Amherst in agosto durante il periodo dell'inaugurazione dell'anno. La frase all'inizio, quasi identica, è nella lettera n. 177, scritta nel gennaio 1855. Forse questa lettera fu scritta prima, ma se è così non se ne conoscono le circostanze."




187
(about 1858 - Franklin: spring 1858)
Master [unknown]

Dear Master (1)

I am ill - but grieving more that you are ill, I make my stronger hand work long eno' to tell you - I thought perhaps you were in Heaven, and when you spoke again, it seemed quite sweet, and wonderful, and surprised me so - I wish that you were well.
I would that all I love, should be weak no more. The Violets are by my side - the Robin very near - and "Spring" - they say, Who is she - going by the door -
Indeed it is God's house - and these are gates of Heaven, and to and fro, the angels go, with their sweet postillions - I wish that I were great, like Mr - Michael Angelo, and could paint for you.
You ask me what my flowers said - then they were disobedient - I gave them messages.
They said what the lips in the West, say, when the sun goes down, and so says the Dawn.
Listen again, Master.
I did not tell you that today had been the Sabbath Day.
Each Sabbath on the Sea, makes me count the Sabbaths, till we meet on shore - and will the whether the hills will look as blue as the sailors say -
I cannot [talk] stay any [more] longer tonight [now], for this pain denies me -
How strong when weak to recollect, and easy quite, to love. Will you tell me, please to tell me, soon as you are well -


Caro Maestro (1)

Sono ammalata - ma visto che mi addolora di più che sia ammalato lei, faccio lavorare la mia mano più valida abbastanza per dirglielo - ho pensato che forse lei fosse in Paradiso, e quando lei ha parlato di nuovo, mi è sembrato dolce, e meraviglioso, e mi ha tanto sorpresa - vorrei che lei stesse bene. Vorrei che tutto ciò che amo, non si indebolisse mai. Le Violette sono accanto a me - il Pettirosso molto vicino - e la "Primavera" - dicono, è Colei che - passa vicino alla porta -
È davvero la casa di Dio - e queste sono le porte del Paradiso, e avanti e indietro, vanno gli angeli, con i loro dolci postiglioni - vorrei essere grande, come Mr - Michelangelo, e riuscire a dipingerle per lei.
Mi chiede che cosa dicevano i miei fiori - allora sono stati disobbedienti - avevo dato loro dei messaggi.
Dicevano quello che dicono le labbra a Occidente, quando il sole tramonta, la stessa cosa che dice l'Alba.
Mi ascolti ancora, Maestro.
Non le ho detto che oggi era domenica.
Ogni domenica sul Mare, mi fa contare le domeniche, finché c'incontreremo a riva - e chissà se le colline sembreranno azzurre come dicono i marinai -
Non posso [parlare] restare [di più] oltre stasera [ora], perché questa pena me lo vieta -
Com'è forte il ricordo quando siamo deboli, e quant'è facile, amare. Me lo dica, la prego di dirmelo, non appena starà bene -


(1) Questa è la prima delle tre lettere al "Master", lo sconosciuto destinatario per il quale si è pensato a Charles Wadsworth, a Samuel Bowles, ma anche ad altri. Le tre lettere (bozze con diverse correzioni) furono ritrovate tra le carte di ED e non si sa se sia mai esistita una bella copia inviata al misterioso destinatario.
Le altre due lettere sono la L233 e la L248.




188
(about 1858 - Franklin: about 1861)
Elizabeth Dickinson (Currier)? (1)

I send a Violet, for Libby. I should have sent a stem, but was overtaken by snow drifts. I regret deeply, not to add a Butterfly, but have lost my Hat, which precludes my catching one. Shall send "Little Jennie" as soon as I know where the Owner is. Am much ashamed to have kept it so long.

Emily.


Mando una Violetta, per Libby. Avrei mandato il gambo, ma è stato sopraffatto dai turbini di neve. Mi rincresce profondamente, di non aver aggiunto una Farfalla, ma ho perso il Cappello, il che mi impedisce di acchiapparle. Manderò "Little Jennie" non appena saprò dov'è il Proprietario. Sono molto imbarazzata per averla trattenuta così a lungo.

Emily.


(1) Nella nota Johnson precisa che "Sebbene non vi sia la certezza che Elizabeth Dickinson (zia di ED e di soli otto anni più anziana di lei) fosse la destinataria di questa lettera, è lei la sola persona conosciuta che ED chiamava Libbie (vedi le lettere n. 897 e 1041)."




189
(about June 1858 - Franklin: about July 1859)
Mr. and Mrs. Samuel Bowles

Dear Friends.

I am sorry you came, because you went away.
Hereafter, I will pick no Rose, lest it fade or prick me.
I would like to have you dwell here. Though it is almost nine o'clock, the skies are gay and yellow, and there's a purple craft or so, in which a friend could sail. Tonight looks like "Jerusalem." I think Jerusalem must be like Sue's Drawing Room, when we are talking and laughing there, and you and Mrs Bowles are by. I hope we may all behave so as to reach Jerusalem. How are your Hearts today? Ours are pretty well. I hope your tour was bright, and gladdened Mrs Bowles. Perhaps the Retrospect will call you back some morning.
You shall find us all at the gate, if you come in a hundred years, just as we stood that day.
If it become of "Jasper," (1) previously, you will not object, so that we lean there still, looking after you.
I rode with Austin this morning.
He showed me mountains that touched the sky, and brooks that sang like Bobolinks. Was he not very kind? I will give them to you, for they are mine and "all things are mine" excepting "Cephas and Apollos," for whom I have no taste. (2)
Vinnie's love brims mine.

Take           Emilie.


Cari Amici.

Mi dispiace che siate venuti, perché ve ne siete andati.
Da oggi in poi, non coglierò più Rose, per paura che appassiscano o mi pungano.
Mi piacerebbe avervi qui per un po'. Anche se sono quasi le nove, i cieli sono allegri e gialli, e c'è una nave purpurea o giù di lì, in cui un amico potrebbe navigare. Stasera sembra come "Gerusalemme". Penso che Gerusalemme sia come il Salotto di Sue, quando siamo là a chiacchierare e a ridere, e lei e Mrs Bowles sono con noi. Spero che ci si possa comportare tutti in modo da arrivare a Gerusalemme. Come va il vostro Umore oggi? Il nostro va abbastanza bene. Spero che il vostro giro sia stato brillante, e abbia rallegrato Mrs Bowles. Forse il Ricordo vi riporterà qui un qualche mattino.
Ci troverete tutti all'ingresso, se verrete entro un centinaio d'anni, proprio come stavamo quel giorno.
Se diventasse di "Diaspro", (1) anticipatamente, non dovete obiettare, perché noi ci sporgeremo ancora, seguendovi con lo sguardo.
Stamattina sono andata in giro con Austin.
Mi ha mostrato montagne che toccano il cielo, e ruscelli che cantano come Bobolink. Non è stato tanto gentile? Ve li regalerò, perché sono miei e "tutto è mio" salvo "Cefa e Apollo", che non mi attirano. (2)
I saluti affettuosi di Vinnie completano i miei.

Per voi           Emilie.


(1) Apocalisse 21,18: "Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo." ("And the building of the wall of it was of jasper: and the city was pure gold, like unto clear glass.").

(2) Corinzi I 3,21-22: "Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro; Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro!" ("Therefore let no man glory in men. For all things are yours; Whether Paul, or Apollos, or Cephas, or the world, or life, or death, or things present, or things to come; all are yours;")




190
(early summer 1858)
Joseph A. Sweetser

Friday night

Much has occurred, dear Uncle, since my writing you - so much - that I stagger as I write, in its sharp remembrance. Summers of bloom - and months of frost, and days of jingling bells, yet all the while this hand upon our fireside. (1) Today has been so glad without, and yet so grieved within - so jolly, shone the sun - and now the moon comes stealing, and yet it makes none glad. I cannot always see the light - please tell me if it shines.
I hope you are well, these many days, and have much joy.
There is a smiling summer here, which causes birds to sing, and sets the bees in motion.
Strange blooms arise on many stalks, and trees receive their tenants.
I would you saw what I can see, and imbibed this music. The day went down, long time ago, and still a simple choir bear the canto on.
I dont know who it is, that sings, nor did I, would I tell!
God gives us many cups. Perhaps you will come to Amherst, before the wassail's done. Our man has mown today, and as he plied his scythe, I thought of other mowings, and garners far from here.
I wonder how long we shall wonder; how early we shall know.
Your brother (2) kindly brought me a Tulip Tree this morning. A blossom from his tree.
I find them very thoughtful friends, and love them much. It seems very pleasant that other ones will so soon be near.
We formed Aunt Kate's acquaintance, for the first - last spring, and had a few sweet hours, as do new found girls.
I meet some octogenarians - but men and women seldomer, and at longer intervals - "little children," of whom is the "Kingdom of Heaven." (3) How tiny some will have to grow, to gain admission there! I hardly know what I have said - my words put all their feathers on - and fluttered here and there. Please give my warmest love to my aunts and cousins - and write me, should you please, some summer's evening.

Affy,
Emilie.


Venerdì sera

Sono successe molte cose, caro Zio, da quando ti ho scritto - così tante - che vacillo mentre scrivo, al pungente ricordo. Estati di fioriture - e mesi di gelo, e giorni di campanelle tintinnanti, ma per tutto il tempo questa mano sul focolare. (1) Oggi è stata una giornata così piacevole fuori, ma così triste dentro - così vivace, ha brillato il sole - e ora si sta insinuando la luna, eppure nessuno è contento. Non riesco sempre a vedere la luce - dimmelo tu se brilla.
Spero che tu sia stato bene, in tutti questi giorni, e in allegria.
Qui c'è un'estate ridente, che fa cantare gli uccelli, e mette in moto le api.
Strani germogli crescono su molti steli, e gli alberi accolgono i loro inquilini.
Vorrei che tu vedessi quello che vedo io, e t'imbevessi di questa musica. Il giorno è tramontato, tanto tempo fa, e un ingenuo coro continua ancora il canto.
Non so chi sia, a cantare, e se lo sapessi, non lo direi!
Dio ci dà molti calici. Forse verrai ad Amherst, prima che sia finito il brindisi. Il nostro lavorante oggi ha falciato, e mentre maneggiava la falce, pensavo ad atre falciature, e a granai lontani da qui.
Mi chiedo per quanto tempo chiederemo, fra quanto sapremo.
Stamattina tuo fratello (2) mi ha gentilmente portato una Pianta di Tulipano. Un fiore dalla sua pianta.
Li considero amici molto premurosi, e sono molto affezionata a loro. È molto piacevole pensare che altri saranno presto così vicini.
Abbiamo consolidato la conoscenza di Zia Kate, per la prima volta - la scorsa estate, e abbiamo trascorso dolcemente alcune ore, come fanno fanciulle che si ritrovano.
Vedo qualche ottuagenario - più di rado uomini e donne, e a intervalli più lunghi "bambini", dei quali è il "Regno dei Cieli". (3) Come dovranno diventare minuscoli alcuni, per esservi ammessi! Quasi non so che cosa ho detto - le parole hanno messo le ali - e hanno svolazzato qua e là. Da' i miei saluti più affettuosi alle zie e ai cugini - e scrivimi, se ti va, una qualche sera d'estate.

Con affetto,
Emilie.


(1) Con questa espressione, e con quella quasi alla fine della lettera ("God gives us many cups." - "Dio ci dà molti calici"), ED si riferisce probabilmente al precario stato di salute della madre in quel periodo.

(2) Joseph Sweetser era il marito di Catharine (Kate) Dickinson, zia paterna di ED, e il fratello, Luke Sweetser, era un vicino di casa dei Dickinson. Joseph Sweetser uscì dalla sua casa di New York il 21 gennaio 1874, per andare in una chiesa dall'altra parte della strada, e sparì senza lasciare alcuna traccia (vedi la L408 e la poesia J1296-F1315).

(3) Matteo 19,14: "Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli»." ("But Jesus said, Suffer little children, and forbid them not, to come unto me: for of such is the kingdom of heaven.").




191
(early summer 1858)
Mrs. Joseph Haven

Dear Mrs Haven -

Have you - or has Mr Haven - in his Library, either "Klosterheim," or "The Confessions of an Opium Eater," by De-Quincey? I have sent to Northampton, but cannot get them there, and they are missing just now, from the College Library. I thank you very much, should you have them, if you will please lend them to me - for tho' the hours are very full, I think I might snatch here and there a moment, if I had the books.
I hope you are happy this summer day, tho' I know you are lonely. (1) I should love to pass an hour with you, and the little girls, could I leave home, or mother. I do not go out at all, lest father will come and miss me, or miss some little act, which I might forget, should I run away - Mother is much as usual. I know not what to hope of her. Please remember Vinnie and I, for we are perplexed often -

Affy -
Emilie -


Cara Mrs Haven -

Ha per caso - o ha Mr Haven - nella sua Biblioteca, "Klosterheim", o "Confessioni di un mangiatore d'oppio", di De Quincey? Ho mandato a chiedere a Northampton, ma non sono riuscita a procurarmeli, e in questo momento non ci sono nella Biblioteca del College. Le sarei molto grata, nel caso li avesse, se volesse prestarmeli - perché anche se le mie giornate sono molto piene, credo che potrei rubare un momento qua e là, se avessi i libri.
Spero che lei sia felice in questa giornata d'estate, anche se so che è sola. (1) Mi piacerebbe passare un'ora con lei, e con le bambine, se potessi lasciare casa, o la mamma. Non esco mai, per paura che il babbo torni e non mi trovi, o gli manchi qualcosa, che potrei dimenticare, se dovessi uscire di corsa - La mamma sta come sempre. Non so che cosa augurarmi per lei. La prego di ricordarsi di Vinnie e di me, perché siamo spesso confuse -

Con affetto -
Emilie -


(1) Il marito di Mary Emerson Haven, il professor Joseph Haven, era insegnante di filosofia all'Amherst College dal 1851 e il 12 agosto 1858 si trasferì con la famiglia a Chicago, dove insegnò teologia (vedi la lettera successiva). La sua assenza era probabilmente dovuta a un viaggio a Chicago per preparare il suo trasferimento.




192
(late August 1858)
Mrs. Joseph Haven

Good night, dear Mrs Haven! I am glad I did not know you better, since it would then have grieved me more that you went away.
Some summer-afternoon, I thought - we might be acquainted, but summer afternoons to me have had so many wings, and meanwhile, you have flown! Thank you for recollecting me in the sweet moss - which your memory, I have lain in a little box, unto the Resurrection. I hoped to see your face again - hoped to see Mr Haven, and the little girls.
Though I met you little, I shall miss you all - Your going will redden the maple - and fringe the Gentian sooner, in the soft fields.
Permit us to keep you in our hearts, although you seem to outward eye, to be travelling from us! That is the sweet prerogative of the left behind.
I know you will come again - if not today - tomorrow - if not tomorrow as we count - after the little interval we pass in lifetime here. Then we wont say "Goodbye," since immortality - makes the phrase quite obsolete. Good night is long eno',
I bid it smiling!

Emilie -


Buona notte, cara Mrs Haven! Sono lieta di non averla conosciuta meglio, dato che in questo caso la sua partenza mi avrebbe rattristato di più.
Un qualche pomeriggio d'estate, pensavo - avremmo potuto conoscerci meglio, ma i miei pomeriggi d'estate hanno messo le ali, e d'un tratto, lei è volata via! La ringrazio per ricordarsi di me nel dolce muschio - che in ricordo di lei, ho messo in una scatoletta, fino alla Resurrezione. Speravo di rivedere il suo volto - speravo di rivedere Mr Haven, e le bambine.
Anche se ci siamo visti poco, mi mancherete tutti - La vostra partenza renderà rossi gli aceri - e farà sbocciare prima le Genziane, nei soffici campi.
Permetteteci di custodirvi nei nostri cuori, anche se a un occhio esterno sembra che vi siate allontanati da noi! È questa la prerogativa di lasciarsi qualcuno alle spalle.
So che tornerete - se non oggi - domani - se non domani come ci auguriamo - dopo il piccolo intervallo che passeremo in questa vita mortale. Allora non diremo "Addio", visto che l'immortalità - rende l'espressione del tutto obsoleta. Buona notte è lunga abbastanza,
gliela offro con un sorriso!

Emilie -




193
(late August 1858? - Franklin: late August 1859)
Samuel Bowles

Amherst

Dear Mr Bowles.

I got the little pamphlet. I think you sent it to me, though unfamiliar with your hand - I may mistake.
Thank you if I am right. Thank you, if not, since here I find bright pretext to ask you how you are tonight, and for the health of four more, Elder and Minor "Mary," Sallie and Sam, tenderly to inquire. (1) I hope your cups are full. I hope your vintage is untouched. In such a porcelain life, one likes to be sure that all is well, lest one stumble upon one's hopes in a pile of broken crockery.
My friends are my "estate." Forgive me then the avarice to hoard them! They tell me those were poor early, have different views of gold. I dont know how that is. God is not so wary as we, else he would give us no friends, lest we forget him! The charms of the Heaven in the bush are superceded I fear, by the Heaven in the hand, occasionally. (2) Summer stopped since you were here. Nobody noticed her - that is, no men and women. Doubtless, the fields are rent by petite anguish, and "mourners go about" the Woods. (3) But this is not for us. Business enough indeed, our stately Resurrection! A special Courtesy, I judge, from what the Clergy say! To the "natural man," Bumblebees would seem an improvement, and a spicing of Birds, but far be it from me, to impugn such majestic tastes. Our Pastor says we are a "Worm." How is that reconciled? "Vain - sinful Worm" is possibly of another species.
Do you think we shall "see God"? Think of "Abraham" strolling with him in genial promenade!
The men are mowing the second Hay. The cocks are smaller than the first, and spicier.
I would distil a cup - and bear to all my friends, drinking to her no more astir, by beck, or burn, or moor! (4)
Good night, Mr Bowles! This is what they say who come back in the morning, also the closing paragraph on repealed lips. Confidence in Daybreak modifies Dusk.
Blessings for Mrs Bowles, and kisses for the bairns' lips. We want to see you, Mr Bowles, but spare you the rehearsal of "familiar truths."

Good Night,
Emily.


Amherst

Caro Mr Bowles.

Ho ricevuto il libretto. Credo che me l'abbia mandato lei, anche se non avendo familiarità con la sua scrittura - potrei sbagliarmi.
Grazie se ho ragione. Grazie, se è il contrario, perché così ho un brillante pretesto per chiederle come sta questa sera, e per domandare con tenerezza della salute di altri quattro, le "Mary", Maggiore e Minore, Sallie e Sam. (1) Spero che i vostri calici siano colmi. Spero che la vendemmia sia integra. In una tale vita di porcellana, fa piacere essere certi che tutto vada bene, per paura di inciampare nelle proprie speranze in un ammasso di vasellame rotto.
I miei amici sono il mio "patrimonio". Mi perdoni quindi l'avidità con cui ne faccio incetta! Si dice che quelli che un giorno erano poveri, guardano all'oro con un punto di vista diverso. Non so come succede. Dio non è diffidente come noi, altrimenti non ci darebbe amici, per paura che ci si dimentichi di lui! Temo che gli incanti del Paradiso di là da venire, di quando in quando, siano rimpiazzati dal Paradiso a portata di mano. (2) L'estate si è fermata da quando siete stati qui. Nessuno l'ha notato - voglio dire, né uomini né donne. Senza dubbio, i campi sono lacerati da una sottile angoscia, e "i dolenti si aggirano" per i Boschi. (3) Ma questo non ci riguarda. Impegno sufficiente invero, la nostra solenne Resurrezione! Una Cortesia particolare, a giudicare da quel che dice il Clero! per "l'uomo semplice", i Bombi, e un pizzico di Uccelli, sembrerebbero una miglioria, ma lungi da me, contestare gusti così regali. Il nostro Pastore dice che siamo un "Verme". Come si spiega? Il "vano - peccaminoso Verme" è forse di un'altra specie.
Lei pensa che "vedremo Dio"? Pensi ad "Abramo" che gironzola con lui durante una gioviale passeggiata!
Gli uomini stanno falciando il secondo fieno. I covoni sono più piccoli del primo, e più saporiti.
Vorrei stillare una coppa - e offrirla a tutti i miei amici, brindando a colei non più in corsa, per ruscello, o sorgente, o brughiera! (4)
Buona notte, Mr Bowles! È questo che dicono coloro che tornano al mattino, e anche il paragrafo finale su labbra revocate. La fiducia nell'Alba modifica l'Imbrunire.
Auguri a Mrs Bowles, e baci per le labbra dei bambini. Abbiamo voglia di vederla, Mr Bowles, ma risparmiandole la recita delle "verità familiari".

Buona Notte,
Emily.


(1) Si tratta dei tre figli di Bowles: Sarah Augusta (Sallie), nata nel 1850; Samuel, 1851 e Mary (Mamie), 1854; la Mary "maggiore" è la moglie.

(2) Parafrasi del proverbio "A bird in the hand is worth two in the bush", che equivale al nostro "Meglio l'uovo oggi che la gallina domani".

(3) Ecclesiaste 12,5: "... perché gli uomini vanno alla loro dimora eterna, e i dolenti si aggirano per le vie." ("... because man goeth to his long home, and the mourners go about the streets").

(4) Vedi la poesia J16-FApp.13-8.




194
(26 September 1858)
Susan Gilbert Dickinson

Sunday

I hav'nt any paper, dear, but faith continues firm (1) - Presume if I met with my "deserts," I should receive nothing. Was informed to that effect today by a "dear pastor." What a privilege it is to be so insignificant! Thought of intimating that the "Atonement" was'nt needed for such atomies! I think you went on Friday. Some time is longer than the rest, and some is very short. Omit to classify Friday - Saturday - Sunday! Evenings get longer with the Autumn - that is nothing new! The Asters are pretty well. "How are the other blossoms?" "Pretty well, I thank you."
Vinnie and I are pretty well. Carlo (2) - comfortable - terrifying man and beast, with renewed activity - is cuffed some - hurled from piazza frequently, when Miss Lavinia's "flies" need her action elsewhere.
She has the "patent action," I have long felt!
I attended church early in the day. Prof Warner preached. Subject - "little drops of dew."
Este[y] took the stump in the afternoon. Aunt Sweetser's dress would have startled Sheba. Aunt Bullard was not out - presume she stayed at home for "self examination." (3) Accompanied by father, they visited the grave yard, after services. These are stirring scenes! Austin supped with us. "Appears well." Ah - Dobbin - Dobbin (4) - you little know the chink which your dear face makes.
We would'nt mind the sun, dear, if it did'nt set - How much you cost - how much Mat costs - I will never sell you for a piece of silver. (5) I'll buy you back with red drops, when you go away. I'll keep you in a casket - I'll bury you in the garden - and keep a bird to watch the spot - perhaps my pillow's safer - Try my bosom last - That's nearest of them all, and I should hear a foot the quickest, should I hear a foot - The thought of the little brown plumes makes my eye awry. The pictures in the air have few visitors.
You see they come to their own and their own do not receive them. "Power and honor" are here today, and "dominion and glory"! I shall never tell!
You may tell, when "the seal" is opened; Mat may tell when they "fall on their faces" (6) - but I shall be lighting the lamps then in my new house - and I cannot come.
God bless you, if he please! Bless Mr John and Mrs Mat - Bless two or three others!
I wish to be there - Shall I come? If I jump, shall you catch me. Hav'nt the conceit to jump! Vinnie is asleep - and must dream her message. Good night, little girls!
Since there are two varieties, we will say it softly - Since there are snowier beds, we'll talk a little every night, before we sleep in these!

Love Emilie -


Domenica.

Non ho nessuna notizia, cara, ma la fede è salda (1) - Presumo che se incontrassi i miei "deserti", non ne ricaverei nulla. Oggi sono stata informata di ciò da un "caro pastore". Che privilegio essere così insignificante! Avere la consapevolezza che la "Penitenza" non è necessaria per simili atomi! Immagino che tornerai venerdì. Alcuni momenti sono più lunghi degli altri, e alcuni molto corti. Smettiamola di distinguere il venerdì - il sabato - la domenica! Le serate si allungano in autunno - non è una novità! Gli Aster stanno abbastanza bene. "Come stanno gli altri fiori?" "Abbastanza bene, grazie."
Vinnie e io stiamo abbastanza bene. Carlo (2) - in modo soddisfacente - uomo e bestia terribile, con riacquistata vivacità - uno scappellotto di tanto in tanto - di frequente si slancia dal portico, quando le "mosche" di Miss Lavinia hanno bisogno del suo intervento da qualche altra parte.
Da tempo credo che abbia "l'esclusiva"!
Sono andata in chiesa presto quest'oggi. Sermone del Prof. Warner. Soggetto - "piccole gocce di rugiada".
Esty ha tenuto banco nel pomeriggio. L'abbigliamento di Zia Sweetser ha impressionato Sheba. Zia Bullard non è uscita - presumo sia rimasta a casa per un "esame di coscienza". (3) Dopo la funzione, sono andate al cimitero, accompagnate dal babbo. Queste sì che sono scene eccitanti! Austin ha cenato con noi. "Sembra in salute". Ah - Dobbin - Dobbin (4) - non sai che tintinnio provochi il tuo dolce volto.
Non faremmo caso al sole, cara, se non tramontasse - Quale che sia il tuo prezzo - quale che sia quello di Mat - non vi venderei per una moneta d'argento. (5) Vi ricomprerò con gocce di rosso, quando ve ne andrete. Vi terrò in uno scrigno - vi seppellirò in giardino - e metterò un uccello a guardia del luogo - forse il mio cuscino è più sicuro - Per ultimo proverò col mio cuore - È il più vicino di tutti, e se dovessi sentire un passo, lo sentirei più velocemente - Il pensiero delle piccole piume brune mi fa strabuzzare gli occhi. Le immagini nell'aria hanno pochi visitatori.
Le vedi arrivare per conto loro e loro stesse non si salutano. "Potere e onore" sono qui oggi, e "dominio e gloria"! Non lo dirò mai più!
Tu potrai dirlo, quando "il sigillo" sarà aperto: Mat potrà dirlo quando "chineranno i loro volti" (6) - ma in quel momento io starò accendendo le lampade nella mia nuova casa - e non potrò venire.
Se Dio vuole, ti benedica! Benedica Mr John e Mrs Mat - Ne benedica altri due o tre!
Vorrei essere là - Posso venire? Se faccio un salto, mi dovete afferrare. Non ho un'esatta cognizione del saltare! Vinnie sta dormendo - e deve sognare il suo messaggio. Buona notte, bambine!
Visto che ce ne sono due tipi, lo diremo sommessamente - Visto che ci sono letti più nivei, chiacchiereremo un po' tutte le notti, prima di addormentarci in quelli!

Con affetto Emilie -


(1) Susan era a Geneve, New York, in visita alla sorella Martha, che si era sposata con John Williams Smith il 20 ottobre 1857.

(2) Carlo era il cane di ED, probabilmente un terranova, citato per la prima volta otto anni prima nella L34.

(3) Le zie Sweetser e Bullard erano due sorelle di Edward Dickinson, Catharine e Lucretia, sposate rispettivamente con Joseph Sweetser e Asa Bullard. Nessuna delle due viveva ad Amherst ed è perciò presumibile che in quei giorni dovesse esserci una riunione di famiglia.

(4) Il capitano William Dobbin è il fedele innamorato di Amelia Sedley in Vanity Fair (La fiera delle vanità) di Thackeray.

(5) Matteo 26,14-15: "Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?» E quelli gli fissarono trenta monete d'argento." ("Then one of the twelve, called Judas Iscariot, went unto the chief priests, and said unto them, What will ye give me, and I will deliver him unto you? And they covenanted with him for thirty pieces of silver.").

(6) Apocalisse 7,11-12: "Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo: "«Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen»." ("And all the angels stood round about the throne, and about the elders and the four beasts, and fell before the throne on their faces, and worshipped God, saying, Amen: Blessing, and glory, and wisdom, and thanksgiving, and honour, and power, and might, be unto our God for ever and ever. Amen.").




195
(about 6 November 1858) - no ms.
Dr. and Mrs. J. G. Holland

Saturday Eve

Dear Hollands,

Good-night! I can't stay any longer in a world of death. Austin is ill of fever. I buried my garden last week - our man, Dick, lost a little girl through the scarlet fever. (1) I thought perhaps that you were dead, and not knowing the sexton's address, interrogate the daisies. Ah! dainty - dainty Death! Ah! democratic Death! Grasping the proudest zinnia from my purple garden, - then deep to his bosom calling the serf's child!
Say, is he everywhere? Where shall I hide my things? Who is alive? The woods are dead. Is Mrs. H. alive? Annie and Katie - are they below, or received to nowhere?
I shall not tell how short time is, for I was told by lips which sealed as soon as it was said, and the open revere the shut. You were not here in summer. Summer? My memory flutters - had I - was there a summer? You should have seen the fields go - gay little entomology! Swift little ornithology! Dancer, and floor, and cadence quite gathered away, and I, a phantom, to you a phantom, rehearse the story! An orator of feather unto an audience of fuzz, - and pantomimic plaudits. "Quite as good as a play," indeed!
Tell Mrs. Holland she is mine. Ask her if vice versa? Mine is but just the thief's request - "Remember me to-day." (2) Such are the bright chirographies of the "Lamb's Book." Goodnight! My ships are in! - My window overlooks the wharf! One yacht, and a man-of-war; two brigs and a schooner! (3) "Down with the topmast! Lay her a' hold, a' hold!" (4)

Emilie.


Sabato Sera

Cari Holland,

Buonanotte! Non posso restare più a lungo in un mondo di morte. Austin ha la febbre. La settimana scorsa ho seppellito il mio giardino - il nostro lavorante, Dick, ha perso una bambina per la scarlattina. (1) Ho pensato che forse anche voi foste morti, e non conoscendo l'indirizzo del becchino, interrogo le margherite. Ah! raffinata - raffinata Morte! Ah! democratica Morte! Che ghermisce la zinnia più altera dal mio giardino purpureo, - poi nelle profondità del suo seno reclama la figlia del servo!
Ditemi, è dappertutto? Dove nasconderò le mie cose? Chi è vivo? I boschi sono morti. È viva Mrs. H.? Annie e Katie - sono quaggiù, o accolte nel nulla?
Non dirò com'è breve il tempo, perché me lo hanno detto labbra che subito dopo si sono sigillate, e quelle aperte venerano quelle chiuse. Non eravate qui in estate. Estate? La mia memoria vacilla - ho avuto - c'è stata un'estate? Avreste dovuto vedere i campi che se ne andavano - gaia, piccola entomologia! Ballerina, palco, e ritmo dispersi, ed io, un fantasma, che a voi fantasmi, recita la storia! Un oratore di piuma a un pubblico di lanugine, - e applausi da pantomima. "Proprio come a teatro", in verità!
Dica a Mrs. Holland che è mia. Può chiederle se vale l'inverso? La mia non è che la preghiera del ladrone - "Ricordati di me oggi". (2) Questi sono i brillanti manoscritti del "Libro dell'Agnello". Buonanotte! Le mie navi sono in porto! - La mia finestra guarda sul molo! Uno yacht, una nave da guerra, due brigantini e una goletta! (3) "Serrate la gabbia! Vira! Stringete, stringete!" (4)

Emilie.


(1) Il 1° novembre era morta a otto anni Harriet, figlia di Richard Matthews, stalliere dei Dickinson.

(2) Luca 23,42: "E disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando arriverai nel tuo regno.»" ("And he said unto Jesus, Lord, remember me when thou comest into thy kingdom."). La stessa frase che precede la citazione tra virgolette è nella L282, a T. W. Higginson.

(3) "Il catalogo di navi riprende la seconda frase del messaggio di Oliver Hazard Perry dopo la battaglia del lago Erie: «Caro Generale: ci siamo scontrati con il nemico e sono nostre: due navi, due brigantini, una goletta e uno sloop. Col massimo rispetto e stima, il Vostro O. H. Perry.»". Vedi: Jonathan Morse, "Conduct Book and Serf: Emily Dickinson Writes a Word", in The Emily Dickinson Journal, Vol. XVI, n. 1, 2007, pag. 66.

(4) William Shakespeare, La tempesta, I, i, 35: "Down with the topmast!" ("Serrate la gabbia!") e I, i, 50: "Lay her a-hold, a-hold!" ("Vira! Stringete, stringete!"), trad. di Salvatore Quasimodo.




196
(about December 1858 - Franklin: about December 1859)
Mrs. Samuel Bowles

Dear Mrs Bowles

Since I have no sweet flower to send you, I enclose my heart; a little one, sunburnt, half broken sometimes, yet close as the spaniel, to it's friends. Your flowers came from Heaven, (1) to which if I should ever go, I will pluck you palms.
My words are far away when I attempt to thank you, so take the silver tear instead, from my full eye. You have often remembered me.
I have little dominion - Are there not wiser than I, who with curious treasure, could requite your gift. Angels fill the hand that loaded

Emily's!


Cara Mrs Bowles

Visto che non ho un tenero fiore da mandarle, accludo il mio cuore; piccolo, bruciato dal sole, talvolta quasi spezzato, eppure vicino come lo spaniel, ai suoi amici. I suoi fiori sono venuti dal Paradiso, (1) nel quale se dovessi mai andarci, coglierò allori per lei.
Le parole mi sfuggono quando provo a ringraziarla, al loro posto prendo una lacrima d'argento, dai miei occhi colmi. Lei si è spesso ricordata di me.
Io ho un esiguo dominio - Non ce ne sono di più sapienti di me, che con insoliti tesori, possano ricambiare il suo regalo. Gli angeli riempiano la mano che ha colmato quella

di Emily!


(1) Johnson annota: "Il regalo citato in questa lettera potrebbe essere stato inviato a ED per il suo compleanno. [10 dicembre]"




197
(about 19 December 1858)
Susan Gilbert Dickinson

    One Sister have I in our house -
    And one, a hedge away.
    There's only one recorded,
    But both belong to me.

    One came the road that I came -
    And wore my last year's gown -
    The other, as a bird her nest,
    Builded our hearts among.

    She did not sing as we did -
    It was a different tune -
    Herself to her a music
    As Bumble bee of June.

    Today is far from Childhood -
    But up and down the hills
    I held her hand the tighter -
    Which shortened all the miles -

    And still her hum
    The years among,
    Deceives the Butterfly;
    Still in her Eye
    The Violets lie
    Mouldered this many May.

    I spilt the dew -
    But took the morn -
    I chose this single star
    From out the wide night's numbers -
    Sue - forevermore!

Emilie -


    Una sorella ho in casa nostra -
    E una, a una siepe di distanza.
    Ce n'è soltanto una registrata,
    Ma entrambe mi appartengono.

    Una fece la strada che feci io -
    E portava i miei abiti dell'anno prima -
    L'altra, come un uccello il suo nido,
    Costruì fra i nostri cuori.

    Non cantava come noi -
    Era un'armonia diversa -
    Di per sé una musica
    Come un Bombo di giugno.

    L'oggi è lontano dall'Infanzia -
    Ma su e giù per le colline
    Tengo più stretta la sua mano -
    Che accorcia tutte le distanze -

    E tuttora il suo ronzio
    Anno dopo anno,
    Inganna la Farfalla;
    Tuttora nei suoi Occhi
    Restano Violette
    Polverizzate da molte Primavere.

    Versai la rugiada -
    Ma serbai il mattino;
    Scelsi quest'unica stella
    Dagli immensi spazi della notte -
    Sue - per sempre!

Emilie -


Vedi la poesia J14-F5.




198
(about 1858)
Susan Gilbert Dickinson

To my Father -

to whose untiring efforts in my behalf, I am indebted for my morning-hours viz - 3. AM to 12. PM. these grateful lines are inscribed by his aff

Daughter.

    Sleep is supposed to be
    By souls of sanity -
    The shutting of the Eye.

    Sleep is the station grand
    Down wh' on either hand-
    The Hosts of Witness stand!

    Morn is supposed to be
    By people of degree-
    The breaking of the Day!

    Morning has not occurred!

    That shall Aurora be
    East of Eternity!
    One with the banner gay,
    One in the red array-
    That is the Break of Day!


A mio Padre -

ai cui instancabili sforzi per il mio bene, sono debitrice delle mie ore mattutine - ovvero - dalle 3 del mattino a mezzogiorno, questi grati versi sono dedicati dalla sua aff

Figlia.

    Il sonno è ritenuto
    Dalle anime di buonsenso -
    Il chiudere gli occhi.

    Il sonno è il solenne stato
    Sotto il quale da entrambi i lati -
    Stanno le Schiere di Testimoni!

    Il mattino è ritenuto
    Da persone di vaglia -
    Lo spartiacque del Giorno!

    Il mattino non si è visto!

    Quella sarà l'Aurora
    Oriente dell'Eternità!
    Una col gaio vessillo,
    Una di rosso adornata -
    Quello è l'inizio del Giorno!


Vedi la poesia J13-F35.




199
(about 4 January 1859) - no ms.
Louise Norcross (1)

Since it snows this morning, dear Loo, too fast for interruption, put your brown curls in a basket, and come and sit with me.
I am sewing for Vinnie, and Vinnie is flying through the flakes to buy herself a little hood. It's quite a fair morning, and I often lay down my needle, and "build a castle in the air" which seriously impedes the sewing project. What if I pause a little longer, and write a note to you! Who will be the wiser? I have known little of you, since the October morning when our families went out driving, and you and I in the dining-room decided to be distinguished. It's a great thing to be "great," Loo, and you and I might tug for a life, and never accomplish it, but no one can stop our looking on, and you know some cannot sing, but the orchard is full of birds, and we all can listen. What if we learn, ourselves, some day! Who indeed knows? [?] said you had many little cares; I hope they do not fatigue you. I would not like to think of Loo as weary, now and then. Sometimes I get tired, and I would rather none I love would understand the word. . . .
Do you still attend Fanny Kemble? (2) "Aaron Burr" and father think her an "animal," but I fear zoölogy has few such instances. I have heard many notedly bad readers, and a fine one would be almost a fairy surprise. When will you come home again, Loo? For you remember, dear, you are one of the ones from whom I do not run away! I keep an ottoman in my heart exclusively for you. My love for your father and Fanny.

Emily.


Visto che stamattina nevica, cara Loo, troppo forte perché smetta, metti i tuoi riccioli bruni in un cesto, e vieni a sederti con me.
Sto cucendo per Vinnie, e Vinnie sta svolazzando tra i fiocchi per andarsi a comprare un cappuccio. È davvero una bella giornata, e spesso metto giù l'ago, e "faccio castelli in aria" che intralciano seriamente il progetto di cucito. Che sarà mai se mi prendo una piccola pausa, e ti scrivo un messaggio! Chi sarà il più saggio? Ho saputo poco di voi, da quel mattino di ottobre quando la tua famiglia era in procinto di partire, e tu e io in sala da pranzo decidemmo di distinguerci. È una gran cosa essere "grandi", Loo, e tu e io possiamo sforzarci per una vita, e non riuscirci mai, ma nessuno può impedirci di provare, e lo sai che qualcuno non può cantare, ma il frutteto è pieno di uccelli, e noi tutti possiamo sentirli. E se imparassimo, un giorno o l'altro? Chi lo sa? [...] ha detto che hai avuto molte piccole cose da fare; spero che non ti abbiano affaticata. Non vorrei pensare a una Loo stanca, di tanto in tanto. Talvolta io mi sento stanca, e preferirei di gran lunga che nessuno di quelli che amo facesse conoscenza con questa parola. [...]
Vai ancora a sentire Fanny Kemble? (2) "Aaron Burr" (3) e il babbo pensano che sia un "animale da palcoscenico", ma ho paura che la zoologia in questo caso c'entri poco. Ho sentito molti lettori particolarmente cattivi, e uno buono sarebbe quasi una fantastica sorpresa. Quando tornerai, Loo? Ricordati, cara, che sei una di quelle persone da cui non fuggo! Serbo un'ottomana nel mio cuore esclusivamente per te. Saluti affettuosi a tuo padre e a Fanny.

Emily.


(1) Le lettere alle cugine Francis (Fanny) e Louise (Loo) Norcross furono distrutte nel 1919, alla morte di Louise (Frances era morta nel 1896). I testi, o meglio degli estratti dei testi, furono trascritti dalle due sorelle e inviati a Mabel Loomis Todd per la sua edizione delle lettere.

(2) Frances Anne Kemble (1809-1893), un'attrice inglese che visse a lungo negli Stati Uniti, dava in quel periodo letture pubbliche delle opere di Shakespeare, dopo essersi ritirata dalle scene nel 1849.

(3) Aaron Burr (1756-1836) era stato un uomo politico, vice presidente di Thomas Jefferson dal 1801 al 1805. Probabilmente, viste anche le virgolette, ED si riferisce a qualcuno che lei e la cugina, allora sedicenne, chiamavano così.




200
(13 February 1859)
Mrs. Joseph Haven

Sabbath Eve

Dear Mrs Haven.

Your remembrance surprises me. I hardly feel entitled to it. A most sweet surprise, which can hardly be affirmed of all our surprises. I grieve that I cannot claim it in a larger degree. Perhaps tho', sweeter as it is - unmerited remembrance - "Grace" - the saints would call it. Careless girls like me, cannot testify. Thank you for this, and your warm note.
We have hardly recovered laughing from Mr Haven's jolly one. I insist to this day, that I have received internal injuries. Could Mr H. be responsible for an early grave? The Coat is still in the dark, but the mirth to which it has given rise, will gleam when coats and rascals have passed into tradition.
The letters of suspected gentlemen form quite a valuable addition to our family library, and father pursues the search with a mixture of fun and perseverance, which is quite diabolical! I will give you the earliest intelligence of the arrest of our friend, who for the mirth he has afforded, surely merits triumph, more than transportation.
Father is in New York, just now, and Vinnie in Boston - while Mother and I for greater celebrity, are remaining at home.
My mother's only sister has had an invalid winter, and Vinnie has gone to enliven the house, and make the days shorter to my sick aunt. I would like more sisters, that the taking out of one, might not leave such stillness. Vinnie has been all, so long, I feel the oddest fright at parting with her for an hour, lest a storm arise, and I go unsheltered.
She talked of you before she went - often said she missed you, would add a couplet of her own, were she but at home. I hope you are well as I write, and that the far city seems to you like home. I do not know your successors. Father has called upon Mr S[eelye] (1) but I am waiting for Vinnie to help me do my courtesies. Mr S. preached in our church last Sabbath upon "predestination," but I do not respect "doctrines," and did not listen to him, so I can neither praise, nor blame. Your house has much of pathos, to those that pass who loved you.
I miss the geranium at the window, and the hand that tended the geranium.
I shall miss the clustering frocks at the door, bye and bye when summer comes, unless myself in a new frock, am too far to see.
How short, dear Mrs Haven!

    A darting year - a pomp - a tear -
    a waking on a morn
    to find that what one waked for,
    inhales the different dawn. (2)

Receive much love from
Emilie -


Domenica Sera

Cara Mrs Haven.

Il suo ricordo mi ha sorpresa. A stento me ne sento degna. Una sorpresa davvero grande, cosa che difficilmente può dirsi di tutte le nostre sorprese. Mi addolora il fatto che io non possa rivendicarla in misura più ampia. Ma forse, dolce com'è - immeritato ricordo - "Grazia" - la chiamerebbero i santi. Una ragazza sbadata come me, non può attestarlo. Grazie per questo, e per il suo caloroso messaggio.
Difficilmente ritroveremo risate come quelle gioiose di Mr Haven. Torno a quel giorno, quello in cui ho patito ferite interiori. Potrebbe Mr H. essere responsabile di una morte prematura? Il Soprabito è ancora al buio, ma la gioia a cui ha dato luogo, brillerà quando soprabiti e bricconi saranno passati alla storia.
Le lettere del gentiluomo sospettato formano un'aggiunta alquanto considerevole alla nostra biblioteca di famiglia, e il babbo prosegue la ricerca con un misto di divertimento e perseveranza, cosa che è davvero diabolica! La informerò prontamente dell'arresto del nostro amico, che per la gioia che ha procurato, merita di certo un trionfo, più che la deportazione.
Il babbo in questo momento è a New York, e Vinnie a Boston - mentre la Mamma e io per dare maggiore risonanza, siamo rimaste a casa.
L'unica sorella di mia madre ha avuto un inverno difficile, e Vinnie è andata ad animare la casa, e a rendere più brevi le giornate della zia ammalata. Vorrei avere più sorelle, così la partenza di una non lascerebbe un silenzio come questo. Vinnie è stata tutto, così a lungo, che mi spaventa oltre misura separarmi da lei anche per un'ora, per paura che arrivi una bufera, e io sia senza protezione.
Ha parlato di lei prima di partire - diceva spesso che lei le manca, e aggiungerei due righe sue, se solo fosse a casa. Spero che stiate bene mentre scrivo, e che la città così lontana vi sembri come a casa. Non conosco i vostri successori. Il babbo ha annunciato Mr S (1) ma sto aspettando Vinnie per darmi una mano a fare la visita di cortesia. Domenica scorsa Mr S ha tenuto un sermone sulla "predestinazione", ma io non rispetto la "dottrina", e non sono andata a sentirlo, così non posso né lodarlo, né biasimarlo. La vostra casa provoca molta emozione, a quelli che vi volevano bene e passano di là.
Mi manca il geranio alla finestra, e la mano che curava il geranio.
Mi mancherà il grappolo di grembiuli alla porta, quando tra poco arriverà l'estate, a meno che io stesso in un nuovo grembiule, sia troppo lontana per vedere.
Com'è breve, cara Mrs Haven!

    Un anno fulmineo - uno sfarzo - una lacrima -
    lo svegliarsi un mattino
    per scoprire che ciò per cui ci si sveglia,
    inala un'alba diversa. (2)

    I saluti più affettuosi da
    Emilie -


(1) Il 20 agosto 1858 la cattedra di filosofia lasciata vacante da Joseph Haven, che si era trasferito a Chicago, era stata affidata al reverendo Julius H. Seelye.

(2) Vedi la poesia J87-FApp.13-6. Nelle due edizioni critiche di Johnson (sia le poesie che le lettere) al primo verso si legge "fear" ("paura") anziché "year".